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sabato

IL NUORO

Introduzione
Questa è una stupenda storia d'amore (mi viene perfino voglia di scriverla con tutte le lettere maiuscole) di una madre per un figlio non suo, che é l'amante maschile del suo figliolo maschile. Cioè una storia d'amore omosessuale. Già - ma perché quando l'amore è davvero amore non ha necessariamente sesso. Nel senso che se deve accontentare la pubblica opinione e fare figli per Dio, Patria e Re (come si diceva una volta), cioè per gli altri, per la facciata esteriore della vita, ebbene allora sí l'omosessualità è extraterritoriale. Quando invece accade - e non è rarissimo - ma neppure eccezionale - che l'amore sia un sentimento che mette in rapporto due persone nell'intimità più segreta ed autentica, allora non importa che i contraenti siano necessariamente un lui e una lei. Quello che conta e che importa è l'auntenticità del sentimento, della emozione, della passione che scaturisce fra due esseri umani, comunque siano, purché leali onesti sinceri. E anche in questo caso finché l'emozione dura. Perché, come per tutti i rapporti umani, non c'è garanzia né sulla durata né sulla validità nel tempo. E' già una splendida ricchezza il dono di un amore scambievole autentico e sincero, leale, fra due persone - chiunque esse siano. A partire da questa base abbiamo qui un gioiello d'arte per la novità dell'assunto: una madre che si fa consapevole prima e poi partecipa di questa "cosa" che ancora oggi - nel giro dei millenni della vita umana conosciuta (sei millenni, o forse più?) non viene accettata come una ricchezza positiva - ma troppo spesso o beffata o giudicata scandalosa immorale iniqua. La madre in questione accetta di accogliere nella sua vita l'amicizia e l'affetto del giovane estraneo e straniero che è l'amante mal ricambiato di suo figlio. Donde l'artifizio del termine coniato al maschile per indicare il compagno del figlio, che per lei entra a pieno diritto nella famiglia, come avverrebbe per una nuora. E non è un artifizio. E' l'espressione di una ricchezza di sentimento e di emozione che bisogna riconoscere in tutto il suo valore e la sua autenticità.
Adele Faccio

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