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venerdì

Paola Guazzo - Un mito, a suo modo

Paola Guazzo - Un mito, a suo modo
E' uscito da pochissimo il mio romanzo sperimentale. Riporto qui la scheda di copertina, scritta dall'editore:Un’opera coltissima e piena di citazioni e rimandi nello stile e nei contenuti questa di Paola Guazzo. Impossibile chiamarla romanzo e rinchiuderla in un qualsivoglia genere, la libertà espressiva è totale e fa del testo un divertimento letterario intelligente e irresistibile.Già dalle prime pagine è chiara la matrice di riferimento, dall’amato Gozzano su su per la tradizione che passa per Gadda e arriva ad Arbasino, è tutto un rimando ai paesaggi e personaggi dell’Adalgisa gaddiana e della Bella di Lodi di arbasiniana memoria (e d’altronde molte delle donne dipinte nel romanzo non sono altro che belle di Lodi di oggi, è certo). Ma sarebbe riduttivo ricondurre la scrittura di Guazzo ai colti e divertiti rimandi presenti nell’opera, che l’autrice ha una scrittura propria e uno stile che meritano una riflessione a parte.La struttura romanzo è scardinata per lasciare spazio a una narrazione a più voci, tutte rigorosamente femminili. L’azione è frammentata, sono schegge di vita vissuta o pensata quelle che vivono nella pagina. I tanti ritratti di donne, così diverse così uguali talvolta, costituiscono una polifonia fatta di dissonanze. Gli amori, le vite, non è possibile riportarle a nessun denominatore comune se non quello dell’eterna ricerca di una felicità forse possibile certo bramata e desiderata, ognuna a suo modo. La libertà, forse, di espressione e di amore, è la matrice comune. Si respira nei racconti dei viaggi nell’amatissima Spagna, di cui sono così bene restituiti i colori, i profumi, quel sogno di liberazione che il Paese rappresenta, una terra lontana e altra fatta tutta per amare, così lontana dalle costrizioni dell’odiata provincia. Si respira nei frammenti dei dialoghi, dove le donne si interrogano e si confessano sui gusti (sessuali-letterari-culinari- tout court).

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